SAN, la buona strada.

Questo blog è fermo da più di un mese. Me la sono svignata. In ferie.  Mare, sole, birretta, fritto misto. Riprendo segnalando la pubblicazione sul sito della Conferenza Nazionale degli Archivi, dell’Accordo per la realizzazione del SAN – Sistema Archivistico Nazionale, strumento di cooperazione tra i diversi soggetti che intervengono nella materia degli archivi. Il testo è asciutto: otto articoli, meno di diecimila battute (tolte le premesse). Si può leggere senza stramazzare. Avevo già anticipato qualche impressione chiosando la Conferenza Nazionale.

Il SAN dovrebbe consentire tante meravigliose realizzazioni. Sintetizzo:

  • coordinamento e condivisione di progetti
  • sviluppo dei servizi per l’accesso, la ricerca e la consultazione
  • circolazione delle informazioni sul patrimonio archivistico
  • armonizzazione dei percorsi di formazione e di crescita professionale.

Le fondamenta territoriali del SAN dovrebbero essere rappresentate dai “Poli”, ibridi organizzativi permanenti per la gestione di strutture e servizi (sarà meglio approfondire), ed, eventualmente, da “Comitati di coordinamento” di ambito regionale (anche qui).

Il modello organizzativo per gestire l’accrocchio è impostato su due livelli: un “Comitato di coordinamento”, con funzioni di indirizzo, programmazione e controllo, si avvale di un “Comitato tecnico scientifico”, in un ruolo consultivo, che elabora proposte, suggerisce progetti … Sono poi quelli che mettono le mani in pasta.

L’articolo 5 dell’Accordo è dedicato al PAN – Portale Archivistico Nazionale che, tra l’altro, garantirà “l’armonizzazione, la cooperazione e l’integrazione tra i sistemi di descrizione del patrimonio archivistico”. E’ il famoso sistema dei sistemi al quale anche il nostro PLAIN darà il suo bravo contributo. Speriamo che funzioni.

Mica male eh? Voglio dire, l’insieme del documento. Ambizioso.

Nei cassetti delle amministrazioni pubbliche riposano accordi, protocolli, intese ecc. che spesso esauriscono la propria funzione all’atto della firma o poco più.

Questo SAN spero ci racconti una storia diversa. A me pare che possa funzionare. Almeno se penso alla situazione lombarda, dove forme di cooperazione, a diversi livelli, sono attive da tempo e hanno garantito tutto sommato una progettualità vivace, una buona gestione delle risorse, risultati più che decorosi. Si tratta forse di rafforzare e di estendere alcune sedi di incontro tra istituzioni e operatori ma, complessivamente, mi sembra che siamo sulla buona strada.

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